Scuole come capanne, libri come opere d’arte. Dal Brasile all’Agro romano

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Nel 2017 la Fondazione ha progettato una mostra sul tema dell’insegnamento nei villaggi degli indios brasiliani, in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino e l’Universidade de Sao Paulo (USP) – Projecto LIVRES, che prevedeva l’esposizione per la prima volta in Italia di libri scolastici e materiali didattici ideati e realizzati dagli indios per l’inculturazione e l’alfabetizzazione delle generazioni più giovani.

Contestualmente, in collaborazione con il Centro Studi “Guido Gozzano – Cesare Pavese”, è stata sviluppata una ricerca per mettere a confronto l’esperienza brasiliana con quella delle scuole rurali dell’Agro romano promosse nel primo Novecento dal piemontese Giovanni Cena (di cui nel 2017 ricorreva il centenario della morte). Materiali originali, disegni e abbecedari conservati presso gli Archivi della Fondazione e del Centro Studi hanno permesso di documentarne e ricostruirne la storia, favorendo il confronto con i materiali brasiliani messi a disposizione dall’Universidade de Sao Paulo. Dal raffronto sono emerse analogie e collegamenti anche iconografici tra le due esperienze che, seppur lontane, sottolineano l’importanza e la centralità della scuola e dei libri come strumenti di riscatto sociale delle popolazioni.

Nell’autunno 2017 il progetto ha dato vita alla mostra “Scuole come capanne, libri come opere d’arte. Dal Brasile all’Agro romano” (MUSLI, 19 ottobre 2017 – 30 maggio 2018), che esponeva i materiali didattici degli indios accanto agli abbecedari e ai libri di lettura creati per le scuole dell’Agro romano. Diversi sono stati gli eventi a corollario dell’esposizione, tra questi il laboratorio didattico “A scuola nella foresta”. Per completare il percorso, la Fondazione ha sviluppato un filmato di approfondimento sull’opera educativa di Cena e alcuni applicativi interattivi – installati nelle postazioni multimediali a disposizione del pubblico – che permettevano di “sfogliare” i volumi indios esposti in mostra. L’esposizione è stata inaugurata in occasione della II Conference “International Textbook Catalogue”, promossa dall’Università di Torino, dal Georg Eckert Institute di Braunschweig e dall’Universidad Nacional a distancia di Madrid con l’obiettivo di riunire in un unico portale i diversi database di manuali scolastici presenti in Europa e in America Latina.

A settembre 2018 la mostra è stata esposta anche presso i Fondi Storici della Biblioteca Civica e Collezione Bodoniana di Saluzzo (CN). Al progetto è dedicato il saggio di Paolo Bianchini (Università di Torino), Circe Bittencourt (Universidade de Sao Paulo) e Pompeo Vagliani La bellezza come strumento di accesso alla conoscenza storica. La mostra “Scuole come capanne, libri come opere d’arte”, pubblicato all’interno del volume Public History of Education: riflessioni, testimonianze, esperienze a cura di Gianfranco Bandini e Stefano Oliviero (Firenze Press University, 2019).