La scuola maestra di vita

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In collaborazione con la Fondazione SOMS (Centro per lo Studio e la Documentazione delle Società di Mutuo Soccorso della Regione Piemonte), è stato sviluppato un progetto di valorizzazione delle esperienze interculturali tra passato e presente, che sfrutta tecnologie multimediali innovative.

Il progetto si proponeva di analizzare il fenomeno delle scuole italiane all’estero nella prima metà del Novecento, ripercorrendo la storia della scuola elementare aperta nel 1930 in Egitto, a Kosseir, dalla comunità italiana là emigrata a lavorare nelle miniere di fosfati del Banco di Roma.

Attraverso lo studio di documenti, fotografie ed elaborati scolastici dell’epoca, in gran parte provenienti dalla famiglia del maestro che insegnava a Kosseir, è stato possibile ricostruire l’esperienza della comunità italiana in Egitto e valorizzare la storia di una scuola elementare che costituisce un modello di interculturalità inconsueto per l’epoca, in quanto aperta sia agli alunni italiani sia agli egiziani. Parte della ricerca si proponeva anche di documentare la diffusione e l’importanza delle scuole italiane all’estero, a partire dallo studio dei materiali conservati presso la Biblioteca della Fondazione.

Nell’ambito del progetto, la Fondazione ha realizzato la mostra “A scuola in riva al Mar Rosso”, allestita nelle sale del MUSLI (25 febbraio-12 aprile 2015): attraverso pannelli esplicativi, oggetti e documenti storici, il percorso mirava a raccontare la vita scolastica quotidiana di Kosseir, mettendo in luce il ruolo che la scuola ebbe nel processo di integrazione fra bambini di origini e culture diverse. Una sezione più strettamente bibliografica, dedicata ai volumi scolastici dell’epoca appositamente realizzati per le scuole italiane all’estero, completava l’allestimento. Grazie al coinvolgimento degli studenti delle scuole, che hanno prestato la loro voce per leggere e rielaborare i materiali e gli elaborati provenienti dalla scuola di Kosseir, la Fondazione ha inoltre sviluppato un applicativo multimediale: i contenuti audio e video e i montaggi animati realizzati con la tecnica del lip sync a partire dalle fotografie d’epoca hanno permesso di valorizzare e dare nuova vita alle testimonianze storiche, contribuendo a renderle più facilmente accessibili al pubblico e ai più giovani.

Al progetto, realizzato con il sostegno della Fondazione CRT, hanno collaborato le Scuole elementari Gabelli e Pestalozzi di Torino, la Scuola elementare Gabelli di Belluno e la Società di Mutuo Soccorso fra gli Operai di Brosso.